in Alto Adige
Maso di giorno
stube gourmet alla sera
SARENTINO.
03-11-2001
Con la
chiusura della statale nelle ore notturne, tra le 23 e le
06, per alcuni, lavori, la Val Sarentino sta riscoprendo per
qualche ora ogni notte quel supremo isolamento che per
secoli ne ha caratterizzato la vita, consentendole, come un
Kaspar Hauser, di conservarsi quasi intatta allo stato di
natura fino alla soglia
|
|
dell'età adulta.
Nei masi piú antichi i contadini dell'Alto Adige con orgoglio
portano, e non solo nei dì di festa, il costume tradizionale,
coltivando arti e mestieri, come la rifinitura, con le penne di
pavone, di oggetti di pelletteria, tra i diffusissimi portafogli e
le imponenti cinture, la coltelleria artigianale, la lavorazione
della lana per tesserne i famosi Sarner e, non ultima, la cucina.
Gottfried e Petra Messner
sono una
giovane coppia che ha rilevato il bar ristorante Günther nella zona
artigianale del paese. Riaperto da pochi mesi il locale sta
riscuotendo un discreto successo. Anche se a pranzo il lavoro ruota
soprattutto sui lavoratori della zona, di sera, la saletta più
piccola si trasforma in un interessante "Gourmet Stubele". Il menù,
a la carte, è rivolto principalmente, come succede in molti
ristoranti di montagna, alla popolazione locale ed offre una
succulenta partitura di piatti solari e mediterranei. Non
mancano
però le incursioni nella cucina dei prodotti tradizionali
soprattutto in questa stagione che ben si presta a fornire materia
prima, rivisti, con misura, dall'estro dello chef. Gottfried è un
lungaglione di cui quasi due metri di altezza che si piega, per
salutare il cliente, con un sorriso timido che rivela i modi
semplici e gentili di una persona ambiziosa ma con i piedi ben
puntati a terra. La sua gavetta in cucina, nonostante la giovane età,
si snocciola come un lungo rosario che tocca tutte le stazioni dei
cuochi di razza altoatesini. Prima nei migliori ristoranti
altoatesini, poi per tre anni all'estero, in particolare a Monaco,
infine la solidità conquistata nei cinque anni in val Gardena.
Quindi il salto per mettersi in proprio a Sarentino. Seduti a uno
dei quattro tavolini della Stubele in compagnia, magari di una
giovane coppia di fidanzatini del paese, o di una nonna dalla
treccia arrotolata sulla nuca, che un po' intimidita viene
festeggiata dalle figlie per il compleanno, potrete scegliere
dall'ampio menù quel che più vi aggrada e senza spendere una follia.
Per cominciare si offrono invitanti tre antipasti elaborati.
L'insalatina di canederli con filetto di agnello, il carpaccio di
zucchine che reca un freschissimo trancetto di tonno appena scottato.
Da provare il ristretto di selvaggina con ravioli ai porcini e la
deliziosa crema di zucca con crostini. Tra i primi il risotto al
rosmarino con ragù di agnello della valle si alterna alla pasta
thailandese saltata con fettine di pollo piccante alle verdure, e
gli spaghetti con carciofi, gamberi e rucola. Due piatti di pesce
ben eseguiti tra i secondi tra cui dei buoni gamberi alla griglia
con salsa all'aglio e riso profumato. Da provare la noce di capriolo
con cavolo rosso, le mezzelune d selvaggina. Infine i medaglioni di
maiale con salsa al gorgonzola e riso alla giardiniera. Sempre
in questi
giorni, dedicati alla stagione sono i dessert, tra cui da provare la
mousse di castagne con salsa all'uva fragola, il parfait di amaretto
con salsa di caramello e i canederli di ricotta ai frutti di bosco
della tradizione. Buona la carta dei vini e il servizio curato con
efficienza da Petra. Ristorante Günther, zona artigianale 4,
Sarentino. (0471 623028) Lo chef presenta qui
una dolce ricetta di stagione abbastanza semplice da realizzare e di
sicuro successo: la mousse di castagne su salsa all'uva fragola. Per
la preparazione della mousse occorrono 250 g di cioccolata bianca, 2
albumi, 50 g di latte, 1 litro di panna freschissima, 120 g di
castagne passate al setaccio dopo essere state cotte e leggermente
caramellate ripassandole in padella con un po' di zucchero e acqua.
Sbattere la chiara d'uovo con il latte e aggiungervi gradualmente la
cioccolata sciolta a bagnomaria, quindi incorporare la panna e le
castagne passate fino ad ottenere una crema densa.Preparare una
salsina con gli acini puliti e spelati dell'uva fragola scottandoli
per cinque minuti in padella con un po' di zucchero. Frullare il
composto mondato dei semi e dopo averlo fatto addensare ancora un
poco in padella servilo a specchio sul piatto di portata adagiandovi
le palline di mousse e un paio di marroni arrostiti e sbucciati. Da
leccarsi i bafffi.
|
|
|