Pianoforti

Riferimento ENIO HOME PAGE STAMPE ANTICHE DI TRENTO

 


 


 

Rifiorir d’antichi suoni. Tre secoli di pianoforti.

LA STORIA DEL PIANOFORTE IN MOSTRA A TRENTO


Al Castello del Buonconsiglio la più grande rassegna mai realizzata sullo strumento simbolo della civiltà musicale occidentale. "Rifiorir d’antichi suoni" (dal 21 giugno al 19 ottobre) presenta anche il pianoforte a quattro tasti realizzato per il Parsifal di Wagner. Fu la genialità di Bartolomeo Cristofori che lavorava alla corte medicea fiorentina a rendere possibile la realizzazione di uno degli strumenti simbolo della civiltà musicale occidentale: il pianoforte. Era l’anno 1700. Alla storia di questo prezioso strumento è dedicata la più grande ed interessante rassegna di pianoforti antichi mai realizzata. L’esposizione proposta in collaborazione con il Museo del Pianoforte Antico di Ala (TN), allestita nelle splendide sale del Castello del Buonconsiglio, aprirà il 21 giugno prossimo. Un'occasione unica per ammirare straordinarie creazioni dei più grandi artigiani europei del '700 e '800, Stein, Walter, Erard, Pleyel, Broadwood, Steinveg, ma anche per ascoltare concerti tenuti dai massimi esponenti europei della prassi esecutiva. Fra i pianoforti, restaurati con rigore filologico, anche un pianino viennese da viaggio dell’epoca di Mozart, uno strumento viennese a piramide, i modelli Pleyel conosciuti da Chopin e quello su cui ha suonato Liszt a Bayreuth e il pianoforte a quattro tasti che Wagner si fece costruire per l’opera "Parsifal". Cinquanta i pianoforti in mostra, provenienti da prestigiose collezioni europee, affiancati da alcuni dipinti e

http://www.claudiocolombo.net/Foto%20web/pianoforte.jpg

incisioni raffiguranti compositori e pianisti celebri, nonché partiture, disegni di meccaniche, metodi originali, lettere autografe che contribuiscono a restituire una visione d’insieme sulla storia di questo prezioso strumento documentandone l’evoluzione tecnologica, stilistica e di gusto. Curatori della mostra sono Bruno Di Lenna, Temenuschka Vesselinova, Alain Roudier e Giuliana Montanari. Il catalogo è curato dal Museo del Pianoforte Antico di Ala (Bruno di Lenna), in collaborazione con "Ad Libitum" di Besançon (Alain Roudier). Saranno i concerti del Martedì, e quelli delle Notti dei Musei e la proposta di Guida all’ascolto- "Lezioni di piano" a restituire l’atmosfera emozionante e originale dei salotti del '700 e '800, mentre l'allestimento di un laboratorio di restauro in collaborazione con il Centre International du Pianoforte et de la Harpe “Ad Libitum” di Besançon (Francia), permetterà di cogliere i profondi cambiamenti che hanno segnato la storia di questo strumento, simbolo della cultura musicale europea ed importante testimone degli sviluppi dell'arte del mobile. Nella sala Falconetto del Municipio di Trento il 21 giugno, giorno dell’apertura della mostra, si terrà il Convegno Internazionale "Tre secoli di pianoforte", una tappa importante per l’aggiornamento della ricerca specialistica condotta fra l’Europa e gli Stati Uniti. A Trento saranno presenti alcuni dei più insigni studiosi della teoria del pianoforte: musicologi, conservatori di musei di strumenti musicali, collezionisti, restauratori ed esecutori. Oltre ai concerti, tenuti da musicisti di fama internazionale, proposti dal ciclo “Le Notti dei Musei”, che si svolgeranno in castelli e antichi palazzi del territorio provinciale, anche la rassegna “Antichi Suoni d’Organo”, proposta in molte chiese delle valli trentine, contribuirà a restituire l’atmosfera e le sonorità dell'epoca. Il ciclo di concerti d’organo, eseguiti su strumenti del XVIII e XIX secolo, sottolinea una tradizione musicale fiorente e diffusa fin dal ‘700 in tutto il territorio trentino. L’iniziativa fa parte del progetto “Il Trentino e l’Europa”.