"..l'edera
aveva ricoperto i brandelli dei muri, le colonne, i radi architravi
rimasti intatti. Erbe selvatiche invadevano il terreno per ogni
dove... rovistando tra le macerie trovano a tratti brandelli di
pergamena....sopravvissuti come tesori sepolti nella terra, e
incominciai a raccoglerli come se dovessi ricomporre i fogli di un
libro......."(U.Eco).
Oggi
visita al castello di Drena a sud-est di Trento andando verso Riva
del Garda prima di Arco. Già dal fondo valle è visibile la grossa
torre che si staglia contro il cielo azzurro di questa caldissima
giornata di fine giugno 2003. La leggenda narra che Carlo Magno, re
dei Franchi, investì un certo cavaliere di Saint Jean, originario
della Gallia Belgica, dei castelli di Riva, Massone-Varignano, Dro e
Drena. Secondo questa tradizione dal leggendario cavaliere sarebbe
poi derivata la casata dei Sejano a lungo proprietaria del feudo.
Questo accadeva nell'anno 775. Nell'anno 1175 il castum Drenae è
venduto da Bartolomeo Sejano ad Odorico d'Arco per 240 lire
d'argento. Nell'anno 1266 Cubitosta d'Arco in dissidio con i propri
parenti, lascia come unici eredi del castello i signori di Senajo
anche se, in realtà questi ultimi non riuscirono mai ad entrarne in
possesso. Nell'anno 1407 con l'aiuto delle truppe veneziane i
signori d'Arco riconquistano il castello procedendo, di seguito,
alla ristrutturazione nelle forme attuali. Nel 1703 le truppe
franco-spagnole del duca Vendome assaltano ed incendiano il castello
Nel
1983, il 12 ottobre il Comune di Drena acquista dalla Fondazione
d'Arco di Mantova, erede degli antichi proprietari, la collina su
cui sorge il castello con i ruderi.
Chiara
Defant proporrà al castello di Drena una mostra di costumi storici
dal 4 luglio al 31 agosto e la possente cortina merlata e
l'imponente mastio, che dal XII secolo vegliano la valle del Basso
Sarca, diventeranno i custodi di un affascinante gioco di colori e
di rimandi a quadri e affreschi conservati in castelli e musei del
Trentino. La severità e austerità della fortezza, un tempo
popolata di uomini in armi, oggi si anima dei giochi antichi:
scacchi e dadi, carte e giochi all'aperto, musiche e danze che erano
i passatempi più diffusi tra i nobili, liberi dagli impegni della
guerra e delle lotte per il potere. Affreschi e dipinti restano a
testimoniare l'importanza assunta dal gioco nella vita sociale del
Medioevo e del Rinascimento. E proprio dai quadri, come per magia,
escono i personaggi raffigurati acquistando volume e presenza
scenica, così da poter meglio apprezzare la finezza dei costumi, i
dettagli e gli ornamenti, la preziosità dei tessuti che hanno reso
la Defant, già nota costumista teatrale" la signora che ti
veste d'antico ". L'estate al castello di Drena si arricchisce
in oltre di altri importanti appuntamenti, a cura del comune di
Drena. Alla mostra di pittura "Luce, colore, paesaggio "
di A.Cozzaglio, protagonista del mese di luglio, segue in agosto,
"La Mostra di Pittura" di M.Colombelli. Tra le serate
musicali si segnalano il "Jazz Festival "( 6 luglio, ore
21 ), il concerto "In punta di piedi "di R.Cartini,L.Andre
con trio d0archi ( 2 agosto, ore 20,30 )."Banda in
concerto"( 16agosto, ore 21), e le "4 stagioni di Vivaldi
" dell'Orchestra Filarmonica Italiana ( 23 agosto, ore 20,30 )
Castello
di Drena tel. 0461 541220 www.trentinocultura.net
www.trentino.to