CORVARA - Montage in Mostra

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CORVARA

Montagne in mostra. Due le esposizioni allestite a Corvara. I grandi scalatori sulle montagne dell'Alta Badia nel «foyer» della sala delle manifestazioni. Due mostre di straordinario interesse, in Alta Badia, nell'anno internazionale della montagna. La prima - dal 17 al 30 agosto - presso il centro congressi dell'hotel Posta Zirm (dalle 17 alle 19) è curata da Marcello Cominetti. Il titolo è invitante: «Dettagli intrascurabili». Si tratta di immagini di viaggi in alta quota e di persone solitamente poco fotografate. La seconda mostra verrà inaugurata domani pomeriggio alle 16 nel foyer della sala delle manifestazioni: è stata curata dalla guida alpina Enrico Baccanti ed è dedicata alla storia dell'alpinismo in Alta Badia. È lo stesso Baccanti che ricorda i capitoli affascinanti di questa lunga storia iniziata, alla fine dell'Ottocento, con nomi importanti come quello del viennese Paul Grohmann che per primo sfidò, vincendolo, il Piz Boè. In questa prima fase un ruolo

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importante fu quello del prof. Gian Battista Alton, preside del ginnasio di Rovereto, ma nativo di Colfosco, che unitamente a prime ascensioni di rilievo, quali la Cima Pisciadù raggiunta con il fratello Josef nel 1872, svolse una preziosa opera divulgativa riguardante principalmente il gruppo Sella. Proprio sul versante badiota del gruppo Sella si concentrò, a cavallo tra Ottocento e Novecento, l'attività di un nutrito gruppo di alpinisti germanici. Ad alcuni di essi vanno ascritte le conquiste delle ultime cime allora inviolate quali il Daint de Mesdi e la Torre Pisciadù. A questi si affiancarono ben presto i migliori arrampicatori locali come Giuseppe Adang di Badia e poi i fratelli Josef e Franz Kostner di Corvara. Nel 1936 venne compiuta la prima ascensione sull'impressionante Sass dla Crusc dalla cordata altoatesina Kofler, Gabloner e von Hellrigl. A metà degli anni Quaranta gli alpinisti trentini Pisoni, Stenico e Leonardi effettuarono le prime scalate sulle pareti del gruppo Fanis che dominano il vallon di Lagazuoi; nell'estate del 1952 gli Scoiattoli di Cortina, Lino Lacedelli, Bibi Ghedina e Guido Lorenzi, vinsero la strapiombante parete sud ovest della cima Scotoni con un'impresa che si collocava ai massimi vertici dell'alpinismo internazionale. L'anno successivo altra impresa sul Sass dla Crusc: il lungo spigolo che si protende dalla punta del Ciaval venne percorso dal famoso alpinista francese George Livanos. Nel decennio  

 

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 successivo furono aperti diversi itinerari nuovi su molte pareti nei gruppi Fanis, Conturines, Sella e Puez: tra gli altri si distinsero alcune guide locali come Germano Costner, Oskar Mutschlechner, Andrea Sigismondi e Pietro Costa. Negli anni '60 e '70 le montagne della Val Badia diventarono il laboratorio del processo di rinnovamento dell'alpinismo dolomitico che vide il graduale abbandono dell'arrampicata artificiale a favore dell'arrampicata libera. Sulla parete del Sass dla Crusc, rimasta fino ad allora pressochè inviolata, nel 1962 gli austriaci Mayerl e Rahracher «vinsero» un

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impegnativo diedro. Nel 1968 Reinhold Messner con il fratello Günther salì il Pilastro di Mezzo, poi altre pagine importanti furono scritte, in parete, dal belga Claude Barbier, da Heini Holzer, dai triestini Enzo Cozzolino e Flavio Ghio, dalle guide della val di Fiemme Aldo Leviti e Francesco Mich. Una storia, quella dell'alpinismo badiota, piena di fascino che la mostra di Corvara aiuterà a conoscere.

PRATO ALLO STELVIO

Un posticino idilliaco a soli trentacinque minuti di cammino dal piccolo paese al confine con il Parco Nazionale dello Stelvio. È il ristorante-osteria Dürren Ast. Un locale per buongustai che possono assaggiare abbondanti piatti tipici con prodotti locali e genuini come cereali, verdure, carne e prodotti latticini della regione del Parco Nazionale. Un clima familiare dà «colore» alle giornate degli escursionisti che si soffermano per una bella mangiata all'aria aperta. Petra, Karin e Klaus Theiner daranno il benvenuto a braccia aperte a quanti faranno tappa all'osteria. Un'ampia terrazza soleggiata

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 accoglierà nelle giornate più belle e calde decine di escursionisti, mentre per riscaldarsi in caso di maltempo c'è anche una romantica stube in stile tradizionale tirolese accoglierà gli ospiti del ristorante. La famiglia Theiner ha pensato anche ai più piccoli. Proprio per i bambini è stato allestito a pochi metri dalla terrazza un grande parco giochi dove i giovanissimi ospiti potranno trascorrere ore serene e momenti di svago all'insegna dell'allegria creando anche nuove amicizie. Il ristorante è aperto tutti i giorni. Telefono: 0473 616638.


 

  

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