ARCO - 1 SETTEMBRE 2004 TERZA RIABILITAZIONE 

 

 

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IL centro di riabilitazione cardiologico di Arco

 

E se già allora, tra i fasti della corte Asburgica, si cercava giovamento in un salutare prodotto naturale, a maggior ragione oggi disintossicare il corpo e la mente in un ambiente ideale è una necessità. Traubenkur è cura sell'uva, un regime dietetico; ma anche visite guidate fra natura e cultura, concerti, intrattenimenti vari e degustazioni guidate di vini, grappe e spumanti del Trentino, perchè per gli arcensi, "cura dell'uva" è anche "cura dell'ospitalità"

 

TRAUBENKUR: LA CURA DELL'UVA

La cura dell'uva non è certo una novità. Ad Arco veniva fatta ancora negli anni fine ottocento e agli inizi di questo secolo. Gli ospiti allora, un’elitaria società mitteleuropea, si intrattenevano volentieri ai matinée musicali sulle verande del Casinò, sorseggiando quel succo d'uva che, dentro la sua polpa deliziosa, faceva sentir loro tutto il bel sole d'Italia. Oggi la Traubenkur viene riproposta agli ospiti del Garda Trentino e può essere praticata gratuitamente negli alberghi che hanno aderito all'iniziativa e presso il Casinò Municipale di Arco. La Traubenkur è giovevole a tutti, soprattutto agli anziani, ma fa bene anche ai bambini, perchè il succo d'uva contiene calcio e fosforo. Fa bene a chi è affaticato dal lavoro, sia fisico che intellettuale, in quanto bisognoso di sostanze energetiche di cui l'uva è assai ricca. La cura dell'uva dovrebbe durare almeno una quindicina di giorni - ma già con una settimana si sentono i benefici effetti - durante i quali si consuma circa l'equivalente di due chilogrammi d'uva al giorno. Lo schema è questo: un bel   

bicchiere di succo d'uva al mattino a digiuno e un altro bicchiere di succo al pomeriggio. Ai pasti, inoltre, uno o due grappoli di uva. La zona del Garda Trentino è ricca di ottimo prodotto. I contadini lo raccolgono, lo spremono negli appositi torchi e il succo d'uva è pronto. Non vi è alcun additivo, essendo costituito infatti solo da puro succo di polpa senza buccia e semi, che deve essere consumato al massimo entro due giorni dalla produzione, prima che inizi il processo di fermentazione. L'uva è, con il fico, il tipo di frutta che contiene la maggiore quantità di zucchero (dal 15 al 30 %); un litro di succo d'uva fresca contiene pertanto circa 800 calorie, cioè come un quantitativo doppio di carne. Per questo costituisce un autentico latte vegetale, più digeribile però del latte animale in quanto le sostanze grasse di quest’ultimo sono spesso mal tollerate dallo stomaco. L'uva è raccomandabile per gli artritici, i gottosi , i reumatici in genere e gli obesi, in quanto diuretica e lassativa. Le proprietà diuretiche e antitossiche dell'uva giovano anche a tutti coloro che soffrono di insufficienze cardiache, mentre l'azione lassativa è ovviamente preziosa per gli stitici abituali. Il succo d'uva stimola pure le funzioni del fegato e in modo particolare favorisce la secrezione della bile. Per il suo notevole valore alimentare l'uva è soprattutto raccomandabile agli anemici, per gli affaticati e i convalescenti che trovano in essa un eccellente tonico generale. La cura dell'uva può essere quindi intesa come complemento a una dieta disintossicante e a un periodo di vacanza rilassante, ma può anche essere praticata in maniera scientifica sotto diretto controllo del medico e prevedendo tempi e modi più restrittivi. In questo caso vanno rispettate altre norme dietetiche che vengono di volta in volta prescritte, secondo le particolari esigenze del malato e della patologia in atto; generalmente viene sempre richiesta l'abolizione di alcolici, sigarette, caffè, tè, soprattutto, dei medicinali abitualmente usati. La cura dura in genere circa 30 giorni e, salvo casi eccezionali, può essere proseguita per un tempo più lungo. Per coloro che non sopportano l'uva, pur eliminando la buccia e i semi, viene consigliato di praticare la cura bevendo il succo fresco al posto dell'uva intera. A tale scopo si usa un torchietto o una pressa che elimina buccia e semi lasciando filtrare solamente il succo. Sconsigliati sono i vari tipi di frullatori, perché sminuzzano, ma non eliminano buccia e semi che, come si è detto, sono per tutti di difficile digestione. 

 

 

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