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Mostra «Dentro la conchiglia» -Trento |
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Trento
Dentro la
conchiglia. I Molluschi alla conquista della Terra - 13/06/2003
La mostra
al Museo Tridentino di Scienze Naturali in via Calepina a
Trento. La prima realizzata negli ultimi anni in Italia,
interamente dedicata alla conchiglia in tutti i suoi aspetti.
Oltre 2.000 esemplari di conchiglie di mare o di terra, e
preziosi reperti antropologici provenienti da grandi musei
italiani ed esteri per la prima volta esposti al pubblico.
Chi di noi, almeno una volta, non ha raccolto e messo in
tasca una conchiglia, sognando di portare con sé un
“pezzetto di mare” per sentirne il suono, o semplicemente
per ammirarne la bellezza di forme e colorazioni? Proprio ai
“produttori” delle conchiglie, i Molluschi, è dedicata la
mostra temporanea aperta a Trento al Museo Tridentino di
Scienze Naturali, dal 14 giugno 2003 al 25 gennaio 2004, dal
titolo curioso e
snoda lungo un
percorso intrigante e di grande fascino. Una mostra che si
rivolge a tutti – dall’appassionato al curioso – proponendo
per la prima volta in Italia una raccolta così vasta di
tutte le principali famiglie macroscopiche di Molluschi che
producono conchiglie: più di 100 sono quelle esposte e
declinate secondo le loro curiose particolarità e
caratteristiche. La mostra sottolinea la valenza estetica
delle conchiglie e l’enorme quantità di manufatti realizzati
con esse, proponendosi di avvicinare il pubblico alla natura
anche attraverso lo stupore. Il percorso espositivo si
sviluppa seguendo il filo di tre unità tematiche: I
Molluschi alla conquista dello spazio, del tempo e dell’Uomo,
attraverso la lettura rispettivamente della biologia,
geologia, antropologia e archeologia. Nella
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significativo,
“Dentro la conchiglia… I Molluschi alla conquista del mondo”.
Una mostra in sintonia con la stagione estiva, consapevoli
che l’incontro con il mare, anche quello delle vacanze,
diventa un gesto quasi rituale con il quale avvicinarsi al
mondo dell’acqua e alle sue connotazioni di spazio
sconfinato, ignoto, esplorazione e talora esotismo. A
dimostrazione di ciò viene spontaneo ricordare che la
conchiglia è presente nella storia e nella cultura fin dai
tempi della preistoria. Il suo ritrovamento in siti e
villaggi anche molto distanti dal mare testimonia
l’inclinazione dell’Uomo a raccoglierla e conservarla,
creando delle raccolte che richiamano le radici della storia
del collezionismo - quasi dei piccoli musei domestici di
storia naturale della conchiglia. Un’esposizione di
molluschi e conchiglie che si
prima parte,
l’unità “spazio” vuole portare il visitatore ad
un’esplorazione dei principali processi biologici che stanno
dietro la genesi delle conchiglie e dei successi dei loro
occupanti. Si potranno scoprire in prima persona le
differenti forme di queste specie animali toccando con mano
grandi modelli e interagendo con un acquario che riproduce
l’ambiente di scogliera con molluschi vivi, da toccare ed
osservare al microscopio. Il riconoscimento delle diverse
categorie di conchiglie e la scoperta delle tappe che hanno
contraddistinto la conquista dei vari ambienti del pianeta
sarà facilitata da alcune postazioni interattive che, tra
l’altro, indurranno alla ricerca delle forme corrispondenti
presenti in mostra. Un terrario esporrà dal vivo gli
esemplari delle più grandi specie di molluschi terrestri.
Nella |
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seconda parte,
attraverso la comparazione di conchiglie viventi ed antenati
fossili, l’unità “tempo” introduce il tema della persistenza
delle strutture corporee dei Molluschi nel tempo geologico,
evidenziando le linee vincenti e gli elementi di debolezza
del processo evolutivo di queste specie animali. Gli
abbondanti depositi di fossili ritrovati in ambiente
dolomitico, rappresentati dai significativi esemplari
provenienti dal museo di Cortina d’Ampezzo, costituiscono
uno degli aspetti strettamente legati al patrimonio
naturalistico alpino.Ricordiamo che il catalogo della mostra,
edito dal Museo Tridentino di Scienze Naturali, è un
accurato e piacevole strumento di consultazione (pp. 447
prezzo €38,00), ricco di splendide immagini che va ad
affiancare l’apprezzato manuale di riconoscimento dei
molluschi, pubblicato per l’apertura della mostra nello
scorso giugno. L’ultima unità tematica, la “conquista
dell’Uomo” sviluppa una panoramica dei molteplici ambiti in
cui i Molluschi, o meglio il loro involucro solido, hanno
lasciato traccia nelle civiltà vicine e lontane nel tempo e
nello spazio. In mostra un ricchissimo campionario di
reperti antropologici provenienti dalle collezioni di oltre
20 musei italiani, francesi e svizzeri raccolti da
leggendari esploratori e geografi. Tra tutti, gli oggetti
raccolti da James Cook sollecitano la fantasia e ricordano
gli avventurosi viaggi di esplorazione. Il millenario
rapporto dell’Uomo con le conchiglie viene inizialmente
percorso a ritroso, tra storia e preistoria, Europa e resto
del mondo, alla ricerca dei punti di
Dure di Firenze, il rinomatissimo istituto di conservazione
e restauro di opere d’arte lapidee.Ricordiamo che il 19
settembre 2003 sarà inaugurata la parte archeologica della
mostra, dedicata all’uso delle conchiglie nella Preistoria.
Per la prima volta viene presentato un insieme di
preziosissimi reperti tra i quali una emblematica ciprea
inserita in un manufatto del VI sec. a.C. (conservata al
Museo Archeologico di Strasburgo) e una
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contatto nei
viaggi d’esplorazione, nella percezione estetica e nelle
attribuzioni simboliche. Tra gli oggetti esposti, notevoli
sono una straordinaria maschera con acconciatura di
columbelle proveniente dall’Angola, le trombe usate dai
monaci tibetani, le impressionanti maschere dell’Africa e
della Nuova Guinea e, per la parte storico-artistica europea,
il tavolo di pietre dure e il corrispondente dipinto ad olio
provenienti dall’Opificio delle Pietre
fibula ornata di
cipree della protostoria appenninica ( proveniente dal Museo
Nazionale Archeologico di Ancona ). L’esposizione non poteva
trascurare un richiamo al ruolo economico ed alimentare dei
Molluschi nelle società contemporanee; un immediato rimando
alla quotidianità affronta poi temi quali la conservazione
delle specie, la tutela della biodiversità e le disposizioni
internazionali per la sua salvaguardia. Da non perdere la
suggestiva “passeggiata tra gli scheletri” che accompagna il
visitatore lungo un percorso evocativo: camminando su un
tappeto di conchiglie è possibile ammirare una galleria di
grandi radiografie che mette in luce la straordinaria
bellezza e regolarità della struttura interna dei nicchi di
alcuni molluschi.La mostra è arricchita attualmente
dall'esposizione dell'artista Sandra Tofanari
SPECCHI-CONCHIGLIOGRAMORFI
esperimenti grafici su vetro di radiografie conchigliari
Specchi e conchiglie, oggetti considerati tipicamente
femminili, con simbolismi diversi ma accomunati dalla
bellezza sono le opere che l'artista Sandra Tofanari propone
nell'ambito della mostra temporanea Dentro la conchiglia.
Gli specchi riproducono l'avvolgimento a spirale delle
conchiglie attraverso l'incisione di lastre di vetro, a
partire da immagini elaborate da Enrico Giovenzana e Giorgio
Barletta, con un procedimento che associa radiografia e
tecnica fotografica. L'indagine dell'artista sulla
conchiglia va al di là di del semplice sguardo per ammirarne
bellezza e rarità e si rivolge alla conoscenza dell'interno
più segreto, cioè della sua architettura, privata del suo
materiale naturale per poterla apprezzare come se fosse
trasparente. L'immagine radiologica della conchiglia
permette di avvolgere la fantasia nel labirinto delle spire
e osservare la grande armonia di una delle più straordinarie
soluzioni architettoniche create dalla natura. L'artista,
attraverso un paziente lavoro di erosione del vetro, traccia
le volute del Nautilus pompilius, del Melo melo o del Ficus
comunis e opera successivamente sulla parte incisa
sigillandola con argentatura, che la rende specchiante e
riflettente. La preziosità della natura si trasforma per
opera di Sandra Tofanari in preziosità d'arte, dove è
possibile specchiarsi e ritrovarsi.
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