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Mostra «Argenti del Nord» -Trentoright

a Trento

Argenti del Nord - Oreficerie di Augsburg in Trentino

 

La mostra “Argenti del Nord - Oreficerie di Augsburg in Trentino”, organizzata dal Museo Diocesano Tridentino e dalla Soprintendenza per i Beni Storico Artistici della Provincia Autonoma di Trento, rende omaggio alla tradizione dell'arte orafa augustana, con una selezione dei circa quattrocento vasi sacri realizzati ad Augsburg tra il XVII secolo e la prima metà del XIX, attualmente conservati e talvolta ancora utilizzati nelle chiese della 

 

 

 

 

 

 

diocesi. Domenica Primerano, curatrice della mostra con Daniela Floris, ci illustra i temi ed i contenuti dell'esposizione. Tra XVII e XVIII secolo la fama dell’arte orafa augustana si diffuse rapidamente in Germania e nella Mitteleuropa, fino a diventare un autentico monopolio. Lo sviluppo della produzione orafa augustana raggiunse il culmine intorno al 1735-40, allorché su una popolazione di 31.000 abitanti di Augsburg, si contavano ben 260-275 maestri orafi: competenza e professionalità erano garantite dal lungo apprendistato imposto dalla corporazione a tutti coloro che avessero voluto esercitare il mestiere di orafo. La capacità produttiva di questi valenti artigiani, che comprendevano ebanisti, tagliapietre e smerigliatori di pietre preziose, orologiai, costruttori di cofanetti e custodie, nonché pittori, incisori e scultori, si affiancava ad una eccezionale rete commerciale che garantiva la distribuzione dei prodotti, destinati in gran parte all’esportazione. Ad Augsburg le grandi famiglie mercantili, tra le quali va annoverata quella dei Fugger, godevano di una posizione 

tradizionalmente forte, perfettamente in grado dunque di sostenere la diffusione ad ampio raggio dei prodotti augustani. Furono in particolare gli Juwelieren, ovvero i mercanti specializzati nello smercio di oreficerie, ad assumere il ruolo di intermediari tra artigiani e clienti, esercitato soprattutto nell’ambito delle grandi fiere internazionali. Orafi e argentieri di Augsburg si specializzarono nella produzione di arredi liturgici, talvolta imponenti e fastosi, destinati sia alle chiese cattoliche che a quelle protestanti. Le botteghe orafe augustane si distinsero inoltre per la realizzazione di raffinati oggetti ad uso profano: manufatti preziosi e ricercati quanto inutili, destinati alle Schatzkammern (camere del tesoro) o alle Wunderkammern (camere delle meraviglie) del tempo, oppure, soprattutto nel corso del Settecento, imponenti servizi da tavola o da toilette composti da decine di pezzi. Gli orafi augustani si specializzarono inoltre nella produzione di piccole sculture in argento a tutto tondo che talvolta riprendevano opere monumentali. Anche in Trentino si registrò un’ampia diffusione delle oreficerie augustane: canale di diffusione e compravendita di tali prodotti furono soprattutto le quattro fiere internazionali di Bolzano, alle quali molti acquirenti o intermediari trentini si rivolgevano. Le suppellettili ecclesiastiche giunsero nelle nostre chiese come donazione della comunità, di confraternite o di famiglie nobili locali: lo attestano stemmi e iscrizioni spesso apposte ai vasi sacri e una discreta documentazione rinvenuta negli archivi parrocchiali. La mostra verrà allestita nelle sale del Museo

Diocesano Tridentino dal 25 giugno al 6 Novembre 2005: nel medesimo periodo al Castello del Buonconsiglio viene organizzata un’esposizione "La misura del tempo" in cui è proposto l’antico splendore dell’orologeria italiana dal XV al XVIII secolo. Augsburg fu anche un importante centro di produzione di orologi, apprezzati e ricercati in tutta Europa.
 

 

 

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