Trento, neve come non se ne vedeva da tempo, tanta neve 

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Meano ( TN ) dalla finestra stamattina non si vedeva il monte Bondone

I marciapiedi stamattina 27 gennaio 2006, sono impraticabili come le strade. Ha nevicato una giorno e una notte intera senza mai smettere un secondo e stamattina la terra e le cose intorno a noi sono ricoperte di almeno un metro di neve. La prima cosa da fare e quella di spalare davanti a casa e giù per le scale per vedere di andare a prendere il pulman per muoversi e andare in città.E' tutto un affaccendarsi di mezzi pesanti, escavatori e camion sopratutto in azione per togliere la neve dappertutto, sopratutto in centro storico dove c'è il maggior disagio per i pedoni. Per me è naturalmente una festa io sono uscito solo ed esclusivamente per fare delle fotografie della città in una situazione così eccezionale. Grazie alla neve anche i

 

più giovani hanno capito cosa volesse dire camminare dentro una trincea. In molti punti della città, la coltre bianca era stata ammucchiata fino a formare dei veri e propri muri alti anche un paio di metri. Al centro sbucavano piccoli camminamenti larghi lo spazio sufficiente per il passaggio di una persona. Trento ieri pomeriggio si presentava così. Eppure in molti non hanno rinunciato alla tradizionale passeggiata in centro. I parcheggi con le strisce blu erano per lo più occupati dalla neve, ma in molti non si sono persi d'animo. In molte zone le auto venivano parcheggiate in parallelo rispetto ai mucchi di neve. Così via Pilati, ad esempio, è diventata una strada a una sola corsia di marcia. Anche piazza Venezia si è ristretta. Nonostante l'alacre lavoro di un grosso escavatore che riempiva camion di neve, i muri di neve rimanevano alti. La visuale degli automobilisti era piuttosto limitata, tanto che agli incroci si doveva procedere a passo d'uomo. La situazione era migliore in centro storico. Via Oss Mazzurana assomigliava a un'autostrada con al centro, al posto del muro jersey, un grande guard rail di neve. In molte strade, appoggiati alle pareti dei palazzi, c'erano dei paletti per non far avvicinare i pedoni. Il pericolo di caduta di masse nevose dai tetti, infatti, era molto alto. Per questo, soprattutto nelle strade più strette, come via Malpaga, c'erano cartelli e paletti. Anche in serata, molti mezzi spalaneve erano

 

in azione. Nelle vicinanze del Duomo c'erano un miniscavatore e una pachera che caricavano neve su un grosso camion. I marciapiedi del centro, tutto sommato, erano abbastanza puliti. Ma le cose cambiavano un po' più lontano dalle luci delle vetrine dei negozi alla moda. Già molte traverse di via Perini erano poco praticabili a causa di uno strato di neve sulla strada. Molte le auto sepolte dalla neve a lato della carreggiata. Qualcuno cercava di liberare la vettura, ma tutto quello che riusciva ad ottenere era di consumare le gomme che slittavano sulla neve. Mano a mano che si andava verso la periferia, i marciapiedi diventavano più impraticabili. In via Perini in terra c'era uno strato di neve compatto insidioso soprattutto per anziani e bambini. Le cose peggioravano in via Muredei dove, vicino alle arcate, ieri sera c'era neve anche sulla carreggiata. Stessa cosa in via Matteotti. Le auto dovevano procedere a passo d'uomo. Poco più in là, in via Martini, le auto dovevano penetrare tra due alti muri di neve. Anche molte traverse di via Veneto non erano state spalate e la neve rendeva difficile la circolazione delle automobili. Anche i pedoni avevano vita difficile, dal momento che lo stretto

sentiero lasciato al passaggio era lastricato dal ghiaccio. Anche in via Buccella c'era molta neve per terra. Stessa scena nelle vicinanze di Villa Igea. In via Malta molti parcheggi erano occupati dalla neve. Anche in via Giovanni a Prato c'era molta neve per terra. Molti disagi si sono avvertiti soprattutto nei sobborghi collinari. Chi scendeva verso la città a piedi doveva farlo a suo rischio e pericolo, camminando in mezzo alla strada, dal momento che tutti i marciapiedi erano pieni di neve. Comunque in città non c'erano i cari vecchi spalatori di una volta. Chi voleva liberare il marciapiede dalla neve ha dovuto fare da solo. Molti hanno dovuto rinunciare, dal momento che in molti negozi di bricolage le pale erano finite. Qualcuno ha fatto ricorso addirittura alla paletta in plastica da appartamento per liberare la propria vettura. Io naturalmente ho raggiunto il centro con l'autobus e scendendo davanti alla stazione pian pianino ho scattate queste bellissimi foto di Trento ricoperta dalla neve per metterle in web.

 

 

@enio

 

 

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