in
Trentino
LE
CASCATE DEL NARDIS
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Come arrivarci
Partendo
da Trento si procede verso Castel
Toblino, al bivio si procede per
Tione. Una volta quì si prende per
la Val Genoa e dopo una ventina di
kilometri si incontrano le cascate. |
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Oggi, 30 settembre
2004, decidiamo di fare una gita di un giorno per andare a
visitare il castello di Stenico e dato che è da quelle
parti, nei pressi di Tione, di andare a vedere le Cascate
del Nardis. Prendiamo a percorrere la Val Rendena che si
trova nel Trentino orientale ed è percorsa dai fiume Sarca e
si estende dal Passo di Campo Carlo Magno (che a nord
collega la Rendena con la Valle di Sole) fino a Tione. Ad
oriente la valle è delimitata dalle Dolomiti di Brenta,
mentre sull’altro versante, a separarla dalla Lombardia, c’è
il Gruppo dell’Adamello e della Presanella: la presenza di
questi due imponenti gruppi montuosi conferisce alla valle
una cornice quanto mai spettacolare, in cui spiccano i
ghiacciai dell’Adamello e le inconfondibili cime dolomitiche
del Brenta. Ed è stato proprio grazie alla forza di
attrazione della montagna, con i suoi bastioni rocciosi, i
suoi boschi, la flora e la fauna selvatica, i valloni che
d’inverno ospitano piste da sci, che la Val Rendena è
diventata una delle zone a maggiore vocazione turistica del
Trentino. Montagne che, nonostante la loro imponenza ed
estensione, sono tutt’altro che inaccessibili: esiste
infatti una fitta e capillare rete di sentieri che
consentono di raggiungere i numerosi rifugi posti a quote
anche molto elevate. Tra i sentieri più conosciuti e
frequentati ci sono quelli (molti dei quali anche
attrezzati) che portano fin nel cuore delle Dolomiti di
Brenta, per ammirare da vicino luoghi unici come le Cascate
di Vallesinella, e vette come il Campanil Basso o il Crozzòn
di Brenta, sulle cui pareti si sono cimentati generazioni di
alpinisti rocciatori provenienti da tutto il mondo; moderni
impianti di risalita consentono inoltre di raggiungere
agevolmente alcuni dei più bei punti panoramici della valle.
E mentre si cammina lungo i sentieri, ci sono buone
probabilità di incontrare animali in libertà: buona parte
del territorio, infatti, rientra nei confini del Parco
naturale Adamello Brenta, la più grande area protetta del
Trentino, dove vivono cervi, camosci, caprioli, volpi,
marmotte, rare specie di uccelli, e dove soprawivono alcuni
esemplari di orso bruno delle Alpi. Vero gioiello
naturalistico all’interno del Parco è la Val Genova, nella
quale troviamo le spettacolari
Cascate del Nardìs.
Maestosa, magica, affascinate e selvaggia,la val Genova è il
luogo simbolo del parco: una valle, tra le più belle e
rinomate delle Alpi, coronata da montagne impervie e ancora
ricoperte, in alto da vasti ghiacciai che si sciolgono a
formare un regno delle acque, con torrenti impetuosi e nel
caso specifico una bellissima cascata. Sono circa sei
kilometri da percorrere in religioso silenzio prima di
essere al cospetto di cotanta bellezza. Questa
è per oggi la nostra prima meta e una volta arrivati, ci fermiamo per le
fotografie di rito. Il paesaggio autunnale è suggestivo e
ricco di colori e, la cascata, a causa della scarsità d'acqua,
per la poca pioggia caduta negli ultimi mesi, non ha un
grandissimo getto che la spingerbbe ad oltrepassare nella
sua caduta la
strada asfaltata dove ci siamo fermati ad ammirarla, e ci farebbe attraversare sotto un getto
sostenutissimo d'acqua. Oggi è sì imponente, ma limitata
alla grandezza di due grossi fiumi che si gettano dall'alto
della roccia nel fondovalle con un fragore assordante.
Il verdissimo fondovalle della Rendena è costellato
numerosi centri abitati ricchi di storia e di
tradizioni, che hanno trovato nel turismo un naturale
sbocco per la loro attività economica. Oggi
infatti abbiamo incontrato una comitiva di giapponesi
che si recavano anch'essi come noi a visitare le Cascate
del Nardis.
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