GITA AL  CASTELLO DI STENICO - 30 SETTEMBRE 2004 

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in Trentino

IL CASTELLO DI STENICO

   

 

Vicende costruttive



Il Castello è composto da due distinti aggregati sorti all'interno della cinta muraria duecentesca: il primo, costituito dai diversi corpi di fabbrica costruiti a ridosso delle mura su proprietà allodiali delle genti di Stenico ed il secondo dal complesso medioevale del palazzo vescovile. Data la sua collocazione topografica e l'esistenza, all'interno della cinta muraria, di una cappella, i cui reperti datano all'epoca carolingia, si può ipotizzare che la più antica testimonianza storica risalga probabilmente al possesso comunitario del colle come funzione difensiva delle genti del Banale, risalente all'epoca dei Comuni.Con la conferma dei diritti temporali, risalenti alla donazione dell'imperatore Enrico Il (1004) e di Corrado il (1027), concessa da Federico Barbarossa nel 1161, il vescovo Alberto I, o Adelpreto, provvide ad erigere all'interno della cinta una "casa fortificata". Bozone da Stenico ed il fratello, ottenuta l'investitura del fabbricato nel 1163, eressero una cinta muraria e vari corpi di fabbrica sulle loro proprietà allodiali e costruirono una nuova cappella sopra la preesistente di epoca carolingia.Fu Alberto, figlio di Bozone, che provvide ad erigere, successivamente al 1208, il Palazzo nuovo. A seguito delle vertenze sorte con i Signori di Castel Campo, che pretenziosamente vantavano diritti di feudo, fece anche rinforzare la cinta difensiva, addossando internamente una nuova struttura muraria e occultando così tutto il ciclo affrescato che decorava ia cappella.Il castello fu occupato da Mainardo Il (1267), al tempo del vescovado di Egnone da Appiano; tornato poi alla Chiesa trentina, divenne sede del Capitanato delle Giudicarie.Nei secoli che seguirono, fu oggetto di lavori di trasformazione, ampliamento ed abbellimento, per volontà in particolare dei principi vescovi Giorgio di Liechtenstein (1390- 1419), Giorgio Hack (1446-1465), Giovanni Hinderbach (1465-1486), che nel 1477 ampliò il palazzo vescovile, come ricorda la lapide posta sopra il suo ingresso. Durante il vescovado di Bernardo Cles (1514-1539) il castello venne decorato secondo lo spirito rinascimentale del nobile prelato. Alla morte di Carlo Emanuele Madruzzo (1629-1658) iniziò per il complesso castellano una lenta ma progressiva decadenza. Fu occupato dalle truppe napoleoniche alla fine del Settecento, ed a seguito della secolarizzazione del Principato vescovi le, il castello, nel 1829, venne venduto al Governo austriaco. Per insediare gli Uffici dell'lmperial Regio Giudizio di Valle, il nuovo proprietario eresse, a ridosso delle mura a meridione, un nuovo corpo di fabbrica adattando alle nuove esigenze il fabbricato a levante ed il "palazzo nuovo". Nel 1918 il castello passò al demanio italiano che vi insediò la Pretura sino al 1929 e la locale caserma dei Carabinieri sino al 1965.

 

 

Vedute del Castello di Stenico

 

A -CASA VECCHIA. Antica casa murata costruita dal vescovo Alberto I o Adelpreto(1156-1172) e menzionata nel 1163. Sopràelevata nel XIII secolo, venne rimaneggiata dal Vescovo Giorgio di Liechtenstein alla fine del XIV secolo, da Giovanni Hinderbach nel 1477 e da Bernardo Cles nel 1538.
M - TORRE CON CISTERNA. Eretta da Bozone da Stenico tra il 1163 ed i11171, venne abbattuta nel 1255; la cisterna venne poi inglobata nel palazzo hinderbachiano (1477)
D - PALAZZO DI NlCOLÒ, nipote di Bozone. Eretto dai suoi predecessori dopo i11171,incorporava la cappella affrescata, costruita sopra una preesistenza di epoca carolingia. Interventi nei secoli XIII, XIV e XV.
H - PALAZZO VECCHIO, costruito da Bozone da Stenico nella seconda metà del XII secolo. Rimaneggiato dal Vescovo Giorgio di Liechtenstein tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo, da Giacomo Cles, Capitano del
castello e fratello del Vescovo Bernardo, tra il 1517 ed il 1525.
B - PALAZZO NUOVO. Eretto da Alberto, figlio di Bozone ai primi anni del XIII secolo.

E - "PALAZZO DI LEVANTE" già CASE E CASAMENTI. Eretti da Bozone tra il 1163 e il 1171 addossati alla cinta muraria. Rimaneggiati più volte vennero trasformati dal Governo austriaco tra il 1836 e 1838.
F - EDIFICIO
NUOVO costruito dal Governo austriaco tra il 1836 e 1838 sopra preesistenze più antiche.
N -
TORRE DELLA FUNE. Costruita alla fine del XIV secolo con coronamento merlato, venne sopraelevata dal Vescovo Giovanni Hinderbach.
I - PALAZZO DEL PRINCIPE VESCOVO GIOVANNI HINDERBACH, costruito nel 1477. Fu rimaneggiato e decorato dapprima dal Principe Vescovo Bernardo Cles nel 1538, e quindi nella seconda metà del XVII secolo. Fu adattato e trasformato in prigioni dal Governo austriaco durante la prima guerra rnondiale.
P- TORRE DEI BIRRI. Venne costruita nella seconda metà del XV secolo dal Principe Vescovo Giovanni Hinderbach.
G - LOGGIA ESCALA eretta dal Principe Vescovo Bernardo Cles nel 1538.
C - Primo cortile.
L - Secondo cortile.

O - Terzo cortile, ampliato nel corso del XV secolo.
R - Quarto cortile, creato nel XIII secolo.
Q - Giardino fatto costruire dal Vescovo Bernardo Cles nella prima metà del XVI secolo. Cortile d'accesso realizzato ai primi del XIII secolo. Ampliato nel XIV secolo con
l'aggiunta dei torrioncini ed il trasferimento dell'ingresso.

 

 

L'accesso al castello avviene attraverso una ripida salita che, staccandosi dalla piazza del paese, passa vicino ad un edificio (l'attuale albergo con il portale archivoltato che reca scolpita una mano benedicente e motivi vegetali), che ospitava un tempo le stalle del castello; fiancheggia poi la cinta muraria esterna a Nord, sulla quale sono visibili le tracce del preesistente ingresso duecentesco.
Superato il portale romanico archivoltato, compreso tra due piccoli rondelli aperti sul retro, e controllato da un'arciera, ci si trova davanti al compatto fronte settentrionale nel quale si distinguono nettamente i due corpi di fabbrica del palazzo vescovile. A Quello di destra - la Casa Vecchia - è il risultato delle sopraelevazioni e dei sovrapposti interventi realizzati dai vari Principi Vescovi succedutisi nei secoli sul nucleo più antico eretto dal vescovo Alberto I o Adelpreto, alla metà del XII secolo (1163).Il prospetto conserva in basso una serie di forature delle arciere (XII secolo); ai piani superiori sono visibili, oltre a varie finestre architravate, una monofora archivoltata (XIII secolo), ed una grande finestra crociata: tipologia,
questa, introdotta dal vescovo Giorgio di Liechtenstein alla

Il castello visto dalla loggia Clesiana

 

    

Sala del Camin Nero. Particolare del fregio ( sec XVI)

fine del '300.Il palazzo di sinistra - Palazzo Nuovo -, venne eretto da Alberto, figlio di Bozone da Stenico, ai primi del 1200. Realizzato a corsi regolari di pietre squadrate, conserva un doppio ordine di arciere che si aprono sulla grande sala del Giudizio. Al piano superiore, in corrispondenzadella sala del Consiglio, si osservano un poggiolo, una serie di bifore ed una trifora, prospiciente il primo cortile, realizzate secondo gli stilemi dell'epoca ed in stretta analogia con quelle di palazzo Pretorio e torre Vanga a Trento. A fianco del palazzo ed anticamente protetto da una bertesca, come risulta dai mensoloni lapide i sporgenti e dalle buche pontaie tra i merli, si apre l'ingresso principale che immette nel primo cortile, racchiuso da vari corpi di fabbrica. L'edificio immediatamente a sinistra dell'ingresso, il Palazzo di Nicolò, caratterizzato da monofore trilobate quattrocentesche, ingloba la struttura affrescata della cappella di S. Martino.

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