in
Trentino
IL CASTELLO
DI STENICO
Vicende costruttive
Il
Castello
è
composto da due distinti aggregati sorti all'interno della
cinta muraria duecentesca: il primo, costituito dai diversi
corpi di fabbrica costruiti a ridosso delle mura su
proprietà allodiali delle genti di Stenico ed il secondo dal
complesso medioevale del palazzo vescovile. Data la sua
collocazione topografica e l'esistenza, all'interno della
cinta muraria, di una cappella, i cui reperti datano
all'epoca carolingia, si può ipotizzare che la più antica
testimonianza storica risalga probabilmente al possesso
comunitario del colle come funzione difensiva delle genti
del Banale, risalente all'epoca dei Comuni.Con la conferma
dei diritti temporali, risalenti alla donazione
dell'imperatore Enrico Il (1004) e di Corrado il (1027),
concessa da Federico Barbarossa nel
1161, il vescovo Alberto I, o
Adelpreto, provvide ad erigere all'interno della cinta una
"casa fortificata". Bozone da Stenico ed il fratello,
ottenuta l'investitura del fabbricato nel 1163, eressero una
cinta muraria e vari corpi di fabbrica sulle loro proprietà
allodiali e costruirono una nuova cappella sopra la
preesistente di epoca carolingia.Fu Alberto, figlio di
Bozone, che provvide ad erigere, successivamente al 1208, il
Palazzo nuovo. A seguito delle vertenze sorte con i Signori
di Castel Campo, che pretenziosamente vantavano diritti di
feudo, fece anche rinforzare la cinta difensiva, addossando
internamente una nuova struttura muraria e occultando così
tutto il ciclo affrescato che decorava ia cappella.Il
castello fu occupato da Mainardo Il (1267), al tempo del
vescovado di Egnone da Appiano; tornato poi alla Chiesa
trentina, divenne sede del Capitanato delle Giudicarie.Nei
secoli che seguirono, fu oggetto di lavori di
trasformazione, ampliamento ed abbellimento, per volontà in
particolare dei principi vescovi Giorgio di Liechtenstein
(1390- 1419), Giorgio Hack (1446-1465), Giovanni Hinderbach
(1465-1486), che nel 1477 ampliò il palazzo vescovile, come
ricorda la lapide posta sopra il suo ingresso. Durante il
vescovado di Bernardo
Cles (1514-1539) il
castello venne decorato secondo lo spirito rinascimentale
del nobile prelato. Alla morte di Carlo Emanuele Madruzzo
(1629-1658)
iniziò per il
complesso castellano una lenta ma progressiva decadenza. Fu
occupato dalle truppe napoleoniche alla fine del Settecento,
ed a seguito della secolarizzazione del Principato vescovi
le, il castello, nel 1829, venne venduto al Governo
austriaco. Per insediare gli Uffici dell'lmperial Regio
Giudizio di Valle, il nuovo proprietario eresse, a ridosso
delle mura a meridione, un nuovo corpo di fabbrica adattando
alle nuove
esigenze il fabbricato
a levante ed il "palazzo nuovo".
Nel 1918 il castello passò al demanio italiano che vi
insediò la Pretura sino al 1929 e la locale caserma dei
Carabinieri sino al 1965.
A
-CASA VECCHIA.
Antica casa
murata costruita dal vescovo Alberto I o
Adelpreto(1156-1172) e menzionata nel 1163.
Sopràelevata nel XIII secolo, venne rimaneggiata
dal Vescovo Giorgio di Liechtenstein alla fine
del XIV secolo, da Giovanni Hinderbach nel 1477
e da Bernardo Cles nel 1538.
M
- TORRE
CON CISTERNA.
Eretta da
Bozone da Stenico tra il 1163 ed i11171, venne
abbattuta nel 1255; la cisterna venne poi
inglobata nel palazzo hinderbachiano (1477)
D
- PALAZZO DI
NlCOLÒ,
nipote di Bozone.
Eretto dai suoi predecessori dopo
i11171,incorporava la cappella affrescata,
costruita sopra una preesistenza di epoca
carolingia. Interventi nei secoli XIII, XIV e
XV.
H
- PALAZZO
VECCHIO,
costruito da Bozone da
Stenico nella seconda metà del XII secolo.
Rimaneggiato dal Vescovo Giorgio di
Liechtenstein tra la fine del XIV e l'inizio del
XV secolo, da Giacomo Cles, Capitano del
castello e fratello del Vescovo Bernardo, tra il
1517 ed il 1525.
B
- PALAZZO
NUOVO.
Eretto da Alberto,
figlio di Bozone ai primi anni del XIII secolo.
E
- "PALAZZO DI LEVANTE"
già CASE
E CASAMENTI. Eretti da Bozone tra il 1163 e
il 1171 addossati alla cinta muraria.
Rimaneggiati più volte vennero trasformati dal
Governo austriaco tra il 1836 e 1838.
F
- EDIFICIO
NUOVO
costruito dal Governo
austriaco tra il 1836 e 1838 sopra preesistenze
più antiche.
N
-
TORRE DELLA FUNE.
Costruita
alla
fine del XIV secolo con coronamento merlato,
venne sopraelevata dal Vescovo Giovanni
Hinderbach.
I
-
PALAZZO DEL PRINCIPE
VESCOVO GIOVANNI HINDERBACH,
costruito nel
1477. Fu rimaneggiato
e
decorato dapprima dal Principe Vescovo Bernardo
Cles nel 1538, e quindi nella seconda metà del
XVII secolo.
Fu adattato
e
trasformato in prigioni dal Governo austriaco
durante la prima guerra rnondiale.
P-
TORRE DEI
BIRRI.
Venne costruita nella
seconda metà del XV secolo dal Principe Vescovo
Giovanni Hinderbach.
G
- LOGGIA
ESCALA
eretta
dal
Principe Vescovo Bernardo Cles nel 1538.
C
-
Primo cortile.
L
- Secondo cortile.
O
- Terzo cortile,
ampliato nel corso del XV secolo.
R
- Quarto cortile,
creato nel XIII secolo.
Q
- Giardino
fatto costruire dal Vescovo Bernardo Cles nella
prima metà del XVI secolo. Cortile d'accesso
realizzato ai primi del XIII secolo. Ampliato
nel XIV secolo con
l'aggiunta
dei torrioncini ed il
trasferimento dell'ingresso.
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L'accesso al castello
avviene attraverso una ripida salita che,
staccandosi dalla piazza del paese, passa vicino
ad un edificio (l'attuale albergo con il portale
archivoltato che reca scolpita una mano
benedicente e motivi vegetali), che ospitava un
tempo le stalle del castello; fiancheggia poi la
cinta muraria esterna a Nord, sulla quale sono
visibili le tracce del preesistente ingresso
duecentesco.
Superato il portale romanico archivoltato,
compreso tra due piccoli rondelli aperti sul
retro, e controllato da un'arciera, ci si trova
davanti al compatto fronte settentrionale nel
quale si distinguono nettamente i due corpi di
fabbrica del palazzo vescovile. A Quello di
destra - la Casa Vecchia - è il risultato
delle sopraelevazioni e dei sovrapposti
interventi realizzati dai vari Principi Vescovi
succedutisi nei secoli sul nucleo più antico
eretto dal vescovo Alberto I o Adelpreto, alla
metà del XII secolo (1163).Il prospetto
conserva in basso una serie di forature delle
arciere (XII secolo); ai piani superiori sono
visibili, oltre a varie finestre architravate,
una monofora archivoltata (XIII secolo), ed una
grande finestra crociata: tipologia,questa,
introdotta dal vescovo Giorgio di Liechtenstein
alla
Il
castello visto dalla loggia Clesiana
Sala del Camin Nero. Particolare del
fregio ( sec XVI)
fine
del '300.Il palazzo di sinistra -
Palazzo Nuovo
-,
venne eretto da Alberto, figlio di
Bozone da Stenico, ai primi del 1200.
Realizzato a corsi regolari di pietre
squadrate, conserva un doppio ordine di
arciere che si aprono sulla grande sala
del Giudizio. Al piano
superiore, in corrispondenzadella
sala del Consiglio, si osservano
un poggiolo, una serie di bifore ed una
trifora, prospiciente il primo cortile,
realizzate secondo gli stilemi
dell'epoca ed in stretta analogia con
quelle di palazzo Pretorio e torre Vanga
a Trento. A fianco del palazzo ed
anticamente protetto da una bertesca,
come risulta dai mensoloni lapide i
sporgenti e
dalle buche
pontaie tra i merli, si apre l'ingresso
principale che immette nel primo
cortile, racchiuso da vari corpi di
fabbrica. L'edificio immediatamente a
sinistra dell'ingresso, il Palazzo di
Nicolò, caratterizzato da monofore
trilobate quattrocentesche, ingloba la
struttura affrescata della cappella
di S. Martino. |
continua>>> |
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