in Trentino
La
Val di Non
A
nord di Trento si estende la Piana Rotaliana, un’area
all’imbocco della Valle di Non compresa tra gli abitati
di Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele
all’Adige. Zona particolarmente fertile, è stata definita
dagli esperti "il più bel giardino vitato d’Europa". In questa zona, infatti, la coltivazione della vite ha una
lunghissima tradizione e la produzione vinicola è di
assoluta qualità: tra i vini spicca il Teroldego
rotaliano, uno dei vini autoctoni del Trentino. Recenti
scoperte archeologiche, effettuate nel corso dei lavori
di costruzione di una nuova Cantina vitivinicola a
Mezzocorona, hanno riportato alla luce testimonianze
indiscutibili che documentano la presenza della
coltivazione della vite |
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già in epoca romana. Accanto allo straordinario panorama
della valle coltivata a vite ( di cui si può godere una splendida
vista dal Monte di Mezzocorona, raggiungibile con una funivia), la
Rotaliana offre preziose testimonianze storiche (Palazzo Firmian,
Castello di San Gottardo nei pressi di Mezzocorona;
il
Castello
di Monreale
e il
Convento agostiniano
a San
Michele all’Adige
). Quest'ultimo ospita il prestigioso Museo degli usi e costumi
della gente trentina. A suggellare la tradizione contadina della
zona, è attivo a San Michele anche un
Istituto
Agrario
per la formazione dei giovani agricoltori e un Istituto sperimentale
per i controlli di qualità sui prodotti della terra trentina.
Oggi,
venerdì 23 agosto 2001 decidiamo di fare una escursione in Val di
Non. La Val di Non offre degli straordinari scenari naturalistici e
sono di particolare bellezza quelli del
Canyon
nella zona di
Gorzana.
Parcheggiando la vettura in località
Busi di Fondo,
s'imbocca il percorso che conduce sulla strada asfaltata oltre il
Lago Smeraldo.
Proseguendo per circa un chilometro e mezzo in direzione d'un
ponticello, si segue sempre la strada sterrata tenendo d'occhio le
indicazioni di "Malga di Fondo". Per raggiungerla si cammina per un
altro chilometro, nelle cui vicinanze si può scorgere un ponticello
di cemento e un parcheggio. Sotto il ponte scorre il
rio della Malga,
che nel tempo ha eroso un profondo Canyon e scorre sotto un grande
masso incastrato fra le rocce. Prima del ponte inizia sulla destra
la strada per
Gorzana che
costeggia il rio attraversando una valle ombrosa e ricca di
vegetazione. Dopo
circa
mezz'ora di passeggiata, in prossimità del ruscello che attraversa
la strada, si può vedere sulla sinistra una cascata, chiamata "Tòu
de Clocès" che
ha creato un grande conoide di tufo ricoperto di muschio. La strada
prosegue pianegginate per altri 10 minuti fino al "Pont
Nuèu", poco
prima del quale si notano i ruderi della "Calchera"
o Fornace che molti anni fa serviva per la preparazione della calce.
Dal ponte che attraversa di nuovo il rio della Malga, si vede un
profondo Canyon di spettacolari dimensioni.
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