in Trentino
Luoghi sacri in Alta Badia
In quota sale la fede
Le escursioni diventano pellegrinaggi
Le camminate verso tre luoghi sacri in Alta Badia:
sentieri privi di difficoltà e molto frequentati.
PEDRACES |
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Il paese è situato
ai piedi della montagna "Sasso S. Croce" che al calar del sole si
tinge di rosso; fenomeno chiamato "Enrosadira". Il paese, essendo
piccolo e di conseguenza molto suggestivo e tranquillo, è la meta
ideale per chi preferisce soggiornare in ambienti familiari con una
cucina semplice e genuina rifuggendo dalla mondanità. Per le sue
bellezze paesaggistiche, naturalistiche e per la sua atmosfera
romantica Pedraces è consigliabile sia per il soggiorno invernale
che per quello estivo. "Emblema fotografico" del paese è la
chiesetta di S. Croce, luogo di pellegrinaggio che risale al 1500.
L'escursione quì diventa anche
pellegrinaggio. Succede quì in Alta Badia dove gli ospiti scelgono,
sempre più spesso, come mèta chiese e cappelle che sono sì piccoli
tesori di arte sacra ma anche mèta di devozione per tanti pellegrini.
Si tratta di escursioni che non presentano grandi difficoltà e fra
l'altro sono possibili comode alternative (mediante gli impianti a
fune ) ai pochi tratti con una certa pendenza. Il santuario, quello
di Santa Croce (una delle 13 tappe proposte dalla diocesi di Bolzano/Bressanone
in occasione del giubileo) si trova a 2045 metri di quota,
proprio ai piedi
del monte omonimo a ridosso del parco naturale protetto di Fanes -
Sennes - Braies. Si sale in quota percorrendo un sentiero che parte
da San Leonardo in Badia dalla cui chiesa decanale (stile rococò) si
sale verso i masi di Pransarores (sentiero numero 7), di Rainè e di
Cianacei. Attraverso un bosco di larici si arriva alla stazione a
monte della seggiovia Santa Croce ( l'impianto a fune può essere
usato da chi non ha la possibilità di affrontare il sentiero ). Da
qui si prosegue, fino al santuario e all'ospizio, percorrendo la Via
Crucis. Si può salire, a piedi ovviamente e senza la possiblità di
usufruire di impianti a fune, anche da La Valle, da San Cassiano e
da La Villa. Si tratta, anche in questi tre casi, di escursioni
senza particolari difficoltà da fare nel contesto di un panorama
davvero affascinante. Una volta al santuario, dopo le espressioni di
fede nella caratteristica chiesetta, ci si può rifocillare presso il
punto di ristoro annesso. Le proposte della cucina sono da
assaggiare, assolutamente. La chiesetta. È quella di Santa Barbara,
aggrappata alla cresta di un dosso. La si può raggiungere con una
camminata di mezz'ora dal centro abitato di La Valle. Venne
costruita dai minatori che in Valparola trattavano i minerali
estratti sul monte Pore. Di particolare valore, sia storico che
artistico, è la Crocefissione in aperta campagna, raffigurata sulla
parete esterna. Interessanti le pitture all'interno di questo
piccolo ma caratteristico tempio. La casa del beato. A Pedraces, più
precisamente nella piccola frazione di Oies, c'è la casa natale del
beato Giuseppe Freinademetz, venerato da tantissime persone che
certo non sono soltanto badiote. Il beato, fra l'altro, potrebbe
essere nominato santo con apposito decreto del Papa:
la procedura è
già in atto da un paio d'anni e pare proprio che sia alle
battute finali che precedono la canonizzazione. A Oies si arriva
percorrendo la Via Crucis che inizia dietro la seggiovia Santa Croce
a San Leonardo/Pedraces oppure partendo da La Villa (località
Cianins) attraverso i prati e seguendo il sentiero che passa dai
masi Fisti e Larzonei. Per chi non ama camminare (si tratta comunque
di due passeggiate senza alcuna difficoltà), Oies è raggiungibile
anche in autovettura: seguendo i segnali che indicano appunto la
casa natale del beato Freinadametz, dalla statale della Badia si
sale a San Leonardo dove basta girare a destra e percorrere una
strada asfaltata prima in mezzo al verde e poi in mezzo al bosco.
Possibilità di parcheggio a ridosso della casa natale e della nuova
(bella chiesa) che è stata costruita lì accanto.
COME
ARRIVARCI
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Uscendo al
casello autostradale di Chiusa e salendo la statale della
Val Gardena si ha la possibilitá di raggiungere Badia
scavalcando il famoso passo Gardena. Eventualmente per i piú
attenti alle bellezze dell'Alto Adige, c'è la possibilitá di
uscire al casello di Bolzano nord e raggiunta la localitá di
Blumau salendo verso l'Alpe di Siusi arrivare ad Ortisei in
Val Gardena dove si prosegue per i pamoramicissimo passi
intorno al Sella.
Da sud per l'autostrada del Brennero uscendo al casello di
Bressanone che dista ca. 50 km oppure scegliendo la
panoramica strada che conduce da sud per la Valle di Fassa o
per l'Agordino e che culmina con il superamento di uno dei
quattro famosissimi passi che circondano il Sella.
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TIERSER
Nel cuore delle
Dolomiti - fra Sassolungo, Catinaccio, l'altipiano dello Sciliar e
l'Alpe di Siusi - c'è il tipico rifugio «Tierser Alpl» che si trova
a 2.440 metri. Ha la sua importanza anche per chi intende
arrampicare: è infatti il punto di partenza per affrontare le vie
ferrate «Massimiliano» e «Laurenzi». Judith e Stefan Perathoner, i
due appassionati gestori, hanno fatto del rifugio un ideale punto di
incontro anche per chi desidera mangiare i piatti tipici della zona
in un contesto naturale di straordinaria bellezza. Le varie
specialità altoatesine - rigorosamente «fatte in casa» - diventano
dunque una sorta di attrazione fatale
per gli
appassionati di montagna e contemporaneamente del mangiare bene a
tavola. Il «Tierser Alpl» - aperto fino al 5 ottobre - è
raggiungibile attraverso la val Ciamin e la forra dell'Orso in circa
quattro ore di cammino; più breve (due ore e mezza) il cammino se si
parte dall'Alpe di Siusi. Il rifugio dispone di 80 posti per
pernottare: è consigliabile prenotare telefonando al 0471/727.958
oppure al 0471/707.460 per verificare la disponibilità dei letti e
per altre informazioni sia sul «Tierser Alpl» che sulle escursioni e
scalate possibili in quest'angolo di Dolomiti.
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